Women For Women Against Violence

La genesi dell’iniziativa

Il progetto nasce dal vissuto profondo di Donatella Gimigliano che ha affrontato in prima persona l’esperienza del tumore al seno. È proprio da quel momento di fragilità, paura e rinascita che ha preso forma l’idea di unire le voci di tante donne che, come lei, hanno attraversato il dolore per trasformarlo in consapevolezza, forza e bellezza condivisa. Nel periodo della malattia, Donatella ha compreso quanto sia fondamentale non sentirsi sole. La sua esperienza l’ha portata a riflettere sul potere della testimonianza e sull’importanza dell’arte come linguaggio universale di cura

L’obiettivo: unire due grandi battaglie femminili, cancro al seno e violenza di genere. I due big killer delle donne.

Da questa intuizione è nato un progetto che mette in relazione due battaglie che lasciano segni e cicatrici indelebili. Due esperienze che, pur diverse, condividono molto: il corpo violato, la ferita affettiva, la sofferenza psicologica, il bisogno di protezione, il desiderio di riscatto.
I dati: ogni giorno migliaia di donne in Italia e nel mondo affrontano due nemici letali. Il tumore al seno è il cancro più diffuso e prima causa di morte oncologica tra le donne. Nel 2024 oltre 55.000 donne hanno ricevuto questa diagnosi, più di 11.000 hanno meno di 40 anni. È una diagnosi che cambia la vita, il corpo, i sogni, ma anche una battaglia che, con prevenzione e cure, può essere vinta. La diagnosi precoce può fare la differenza.
Ma c’è un altro mostro altrettanto devastante: la violenza di genere. Sempre nel 2024 nel nostro Paese 114 donne sono state uccise, 100 di loro in ambito familiare o affettivo. Una ogni 3 giorni. E per ogni donna uccisa, ce ne sono decine che subiscono in silenzio: abusi, minacce, botte, paura.
Due facce della stessa medaglia: il corpo delle donne come campo di battaglia. Una violenza nel corpo e nella psiche. Entrambi tolgono libertà, dignità, vita.

La volontà di creare consapevolezza e dare voce alle donne.

La voce di queste donne per creare consapevolezza. Volti che non si nascondono più, ma che diventano testimoni. Occhi che non chiedono pietà, ma attenzione. Storie che si intrecciano e, insieme, creano una narrazione collettiva fatta di dignità, dolore e luce, e soprattutto di guarigione, sorellanza e consapevolezza.

Da una ferita personale è nata un’opera corale.

Women for Women Against Violence è oggi un simbolo di speranza, un progetto che ha saputo trasformare una condizione privata in una missione pubblica costruendo ponti tra donne, generazioni e contesti sociali
Perché ogni donna abbia il diritto di curarsi, di vivere, di essere libera, e al sicuro.

Translate »